Il tanto atteso Registro Informatico Pubblico Nazionale TAXI e NCC è operativo dal 2 marzo 2020 ma il MIT e Ministero dell’Interno sospendono gli effetti del decreto
Hanno facoltà di accesso gli agenti di cui all’ articolo 12 del Codice della Strada, unicamente ai fini della consultazione dei dati in esso presenti.
L’inserimento o l’aggiornamento dei dati presenti nel registro avviene a cura dell’Ufficio di motorizzazione civile del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
Sul medesimo registro verranno inserite le procedure, previste dall’articolo 94 del Codice della Strada, comma 4-bis. in ordine agli atti che comportino la disponibilità del veicolo, per un periodo superiore a trenta giorni, in favore di un soggetto diverso dall’ intestatario, relativi ad un’autovettura od una motocarrozzetta immatricolata in uso di taxi o di noleggio con conducente.
Dal sito del MIT si legge:
“La piena operatività del registro richiede anche la definizione delle specifiche tecniche del foglio di servizio elettronico contenute in un provvedimento congiunto, ancora non adottato, tra Mit e Ministero dell’Interno. Pertanto, contestualmente, si è stabilito che gli effetti del decreto sul registro sono sospesi.
Nel frattempo, al riguardo, il Mit convocherà un tavolo, oltre che con il Ministero dell’Interno, anche con gli operatori del settore.”
Nota
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