Catania – NCC Sicilia: “Ora basta, la SAC non può trattarci così”

Società Aeroporto CataniaAutisti NCC costretti a pagare il parcheggio per prelevare
i propri clienti: «Ora basta, la SAC ( Società Aeroporto Catania) non può trattarci così»

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CATANIA – Tu qua non entri. Così la SAC si è rivolta ai noleggiatori con conducente, quelli che espongono la targa con su scritto «Ncc».

È stata collocata, poco prima di accedere all’area dell’Aeroporto Vincenzo Bellini di Catania, una barra che impedisce alle vetture dei noleggiatori di lasciare i passeggeri che devono partire dallo scalo catanese. Ben inteso i passeggeri arrivano dalle più svariate parti della Sicilia, così come i turisti arrivano da tutto il mondo. Il 22 luglio è stata resa operativa un’ordinanza dell’ Enac di Catania, su proposta dell’ente che ha in gestione il sedime aeroportuale, cioè la Sac.

L’ORDINANZA – L’ordinanza numero 5 del 2011, che va ad abrogare tutte le precedenti, prevede un nuovo piano di viabilità interna. L’obiettivo è quello di snellire il traffico davanti all’aerostazione, le doppie file, il caos che si forma quotidianamente. Nel documento si legge: «È ritenuta valida la necessità di limitare il traffico ai veicoli nella zona antistante la nuova e la vecchia aerostazione a livello strada al fine di evitare elevate concentrazioni di traffico con conseguente blocco della circolazione stradale». Queste limitazioni hanno efficacia anche sulla categoria dei noleggiatori con conducente.

Fuori, nell’area che precedentemente era stata assegnata agli Ncc e dove ben definite linee ne delimitavano i parcheggi, oggi sono state cancellate, quindi annerite per far posto ai taxi. «Vogliamo una spiegazione – affermano i noleggiatori – cioè capire perché i nostri posti sono stati cancellati. Per quale motivo dovremmo pagare il parcheggio. E’ assurdo tutto ciò. Noi siamo servizio pubblico, non c’è nessuna differenza con gli altri servizi pubblici così come previsto dalla legge n.21 del 1992 ovvero la legge quadro per il trasporto di persone».

COMITATO DI PROTESTA – Ma secondo la SAC e l’ Enac di Catania c’è una differenza sostanziale tra il servizio di piazza dei taxisti e quello dei noleggiatori: questi operano in rimessa, quindi devono partire da lì su precisa richiesta del cliente.

I noleggiatori hanno formato un comitato, l’Ncc Sicilia, per dire no alla scelta della SAC. Il promotore Salvatore Ricca ci spiega le motivazioni dei loro reclami: «Esprimiamo un forte dissenso per queste nuove regolamentazioni predisposte dall’ente che ha in gestione l’area dell’aeroporto. La SAC non può ignorarci e non può costringerci a pagare tre euro l’ora per il parcheggio». Nell’ordinanza in questione, all’articolo dieci viene regolamentato il servizio per le società di autonoleggio. Vi si legge: «Le società devono stipulare apposito contratto di sub concessione con la società Sac. Gli autonoleggiatori possono, negli spazi ricevuti in sub concessione apporre ulteriore segnaletica identificativa della società al fine di fornire indicazioni alla propria clientela». Nessun accenno al pagamento del ticket di tre euro l’ora posto nel parcheggio che la SAC ha individuato per la suddetta categoria.

AREA «P2» – Lo spazio a loro riservato ha il nome di «P2», vi è una segnaletica orizzontale che delimita i parcheggi di colore blu, quindi a pagamento. Sempre nell’ordinanza si precisa che «l’accesso nell’area aeroportuale lato arrivi (oltre la sbarra) non è consentita agli autobus adibiti al trasporto di persone e con lunghezza uguale o inferiore a metri 6,50 ed alle autovetture Ncc, ad eccezione del caso che gli stessi trasportino equipaggi di volo». I noleggiatori dicono che loro non svolgono questa funzione, cioè che «non capita tutti i giorni di accompagnare i piloti, noi lavoriamo con ditte e aziende di turismo, tour operator e agenzie di viaggio». Il rischio è quello di fornire un servizio non efficiente al turista, costretto a lunghe «passeggiate» per raggiungere il veicolo e come ci segnalano gli stessi operatori c’è la possibilità di incrementare l’attività degli abusivi intorno all’area dell’aeroporto.  Nessuna risposta dalla SAC che da due mesi informa esclusivamente attraverso comunicati stampa. L’unico a ricevere la categoria e il comitato Ncc, in seguito alle civili rimostranze, è stato il direttore dell’Enac di Catania Riccardo Perrone: «Se nell’applicazione dell’ordinanza dovessero uscire degli elementi per cui il traffico diminuisce davanti al lato dell’aerostazione arrivi si può anche valutare un controllo dell’accesso mediante schede. Al momento abbiamo escluso questa opzione poiché il traffico attualmente previsto era tale da non consentire una scelta diversa».

Rosario Sardella e Saul Caia

Fonte: corrieredelmezzogiorno.corriere.it

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