L’Italia delle Accise – Quanto costerebbero i carburanti

Accise Italia26 Nov, 2012 – Da sempre l’Italia è uno dei paesi dove i carburanti costano di più in Europa e nel resto del mondo. Questo perché i nostri governanti in caso di bisogno vedono come strada più semplice quella di imporre balzelli sul bene che noi italiani consumiamo di più; basti pensare che nel nostro paese circolano circa 37.110.000 autovetture e 49.200.000 veicoli a motore totali, per un consumo totale annuo di 25.653 tonnellate di gasolio e 9.350 tonnellate de benzina senza piombo  (dati ACI 2011).

Se consideriamo che il prezzo di un litro di benzina senza piombo che costa mediamente € 1.836,78 al netto, senza imposta di fabbricazione e senza iva, costerebbe € 0, 789 circa e il prezzo medio di un litro di gasolio, costo medio 1.744,68 al netto costerebbe € 0,825 (dati ISTAT del 08/10/2012), possiamo facilmente farci un’idea dell’enorme quantità di denaro entra nelle casse dello Stato dal consumo di carburanti.

Personalmente credo che ogni governante, in democrazia, dovrebbe seguire le indicazioni e cercare di soddisfare i desideri di chi governa, ossia di chi lo ha delegato a rappresentarlo.

Dovrebbe cioè adattare le norme che via via approva, ai “voleri” del cittadino e non adattare il cittadino ai voleri o alle scarse capacità politiche di se stesso. Probabilmente nessuno in Italia vuole che i carburanti siano gravati da una così grande percentuale di imposte, ma ciò non sembra essere considerato; qualcuno dirà che molte imposte sono necessarie, soprattutto in un periodo di crisi come questo… verissimo, ma la tendenza del governante dovrebbe essere quella di “spostare” la “ricerca del denaro” da un settore all’altro a seconda delle indicazioni della maggioranza delle persone che rappresenta.

Si sente sempre dire “gli Stati Uniti fanno così…..” ebbene per quanto riguarda gli USA il prezzo medio del carburante (aggiornato al 19/11/2012) è di 3,976 Dollari al gallone e un gallone sono circa 3,78 litri; questo significa che il gasolio auto in USA costa circa 1 Dollaro al litro e un dollaro vale ad oggi circa 0.7714 euro… quasi un terzo che da noi…

Tralasciando il settore privato sul quale ci sarebbe da parlare per ore, secondo me almeno  il settore del trasporto pubblico locale, dovrebbe essere sgravato da un carico fiscale così elevato come quello sui carburanti, perché essi non ne consumano grandi quantità per puro diletto (quindi del diletto in momenti di crisi se ne può fare a meno), ma lo consumano per fini pubblici e di impresa, con vincoli ben precisi dettati dalla “famosa” legge 21/1992, dalle leggi regionali e dai regolamenti comunali…

Qualcuno è già esente…. Nella CEE ad esempio, l’aviojet,  il cherosene utilizzato dagli aerei a reazione, ai sensi dell’articolo 8, paragrafo 1, lettera b) della direttiva 92/81/CEE, è esente da accise, ad eccezione dell’utilizzo per l’aviazione privata da diporto.

Click qui per scaricare una dettagliata scheda di quanto costerebbe un litro di carburante senza imposte.

 

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2 pensieri su “L’Italia delle Accise – Quanto costerebbero i carburanti

  1. Roberto Bergamaschi ha detto:

    Per l’appunto, i costi dell’attività sono alti; io è ” un anno che ho iniziato ” ; l’hò messo fra virgolette in quanto ho avuto anche il problema della licenza per la quale mi sono dovuto rivolgere ad un’avvocato, ora che ho speso quello che ho speso e che sono al posto con la licenza : mi vedo costretto a meditare di dover chiudere, in quanto anche se il lavoro c’è sono per la maggior parte in fattura delle quali tutte le banche dove sono andato non vogliono nè concedermi un fido nè tanto meno farmi un prestito ed ecco che mi trovo in default poichè i pochi soldi dei servizi in contanti li riutilizzo per il Pieno. Ora mi chedo dove Cavolo ,per non dire altro, stanno gli aiuti alle piccole aziende promesso dal governo? uno si mette in proprio investe i pochi risparmi dei Genitori poi si imbatte nella burocrazia dei cazzi dei comuni e provincie che non recepiscono la nuova normativa e ti vogliono far saltare la licenza, investi altri soldi per l’avvocato dato che sai di aver ragione. Vinci, però le banche ti alzano il dito medio. Conclusione Grazie Grazie Chiudo Chiudo

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